
lunedì 29 giugno 2009
I Peccati di Gola della Signora Spisni

venerdì 26 giugno 2009
Polpette di melanzane

domenica 31 maggio 2009
Ma quale Zuppa Inglese

Nel Bolognese a tutto oggi è un dolce molto diffuso e facilmente lo si incontra nei ristoranti di cucina tipica. Vorremo segnalarvene però uno in particolare che secondo noi si distingue per gustosità ed equilibrio armonico dei sapori. Il ristorante "da Bertino", a Bologna in Via delle Lame, vi offre, come specialità della casa, una zuppa inglese che non ha eguali e vi dà anche la possibilità di comprarla d'asporto. Provare per credere......
immagine presa dal sito www.angloitalia.com
venerdì 29 maggio 2009
Insalata capricciosa di fagiolini

ingredienti:
250 g fagiolini verdi
75 g speck in un’unica fetta
3 uova
3 scalogni
2 cucchiai succo di limone
olio extravergine d’oliva
sale
pepe
1 limone
per la salsa
4 cucchiai
vino bianco
3 cucchiai maionese
2 cucchiai olio d’oliva
2 cucchiai senape delicata di Digione
2 cucchiaini aceto di mele
1 cucchiaino Tabasco
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Per una versione vegetariana, sostituirelo speck con dei funghi champignon a pezzetti.
IL VINO PIÙ ADATTO
Bianco come Franciacorta Brut, Az. Majolini (Lombardia), da servire a 8 gradi di temperatura.
presa dal sito di ELLE
Provare per credere!!!
mercoledì 27 maggio 2009
Cooking up new creations!
martedì 19 maggio 2009
venerdì 15 maggio 2009
FOOD CONSCIOUSNESS

Abbiamo preso parte ad uno di questi eventi nella serata di Giovedì 14 Maggio nella quale è stata fatta una degustazione di tre tipologie di vino dell'azienda in abbinamento a tre primi piatti. Nello specifico:
Pasta ai fagioli - Colli d'Imola DOC Pignoletto 2008 "Borghesano"
La degustazione si è svolta come una vera è propria cena, con la particolarità che ogni volta che si finiva di mangiare il primo la tavola veniva sparecchiata, "l'oste"rientrava in scena introducendo un nuovo abbinamento e poco dopo si serviva un ulteriore bottiglia di vino e l'ennesimo primo piatto(...e vai, si ricomincia!). Tutto questo per tre volte, senza contenersi nelle porzioni e rinforzando il calice quando necessario. Ogni degustazione è stata introdotta da dettagliate spiegazioni riguardo le proprietà organolettiche del vino e da opportune giustificazioni riguardo la scelta degli abbinamenti, tesi a esprimere il massimo rapporto armonico tra gli elemeti (per rapporto armonico s'intende l'equilibrio tra persistenza dei sapori e l'accordo gustativo tra vino scelto e pietanza). Molto interessante la scelta degli accostamenti fatta con l'intento di affrancare i vini bianchi del territorio dal preconcetto secondo cui non sia giusto abbinarli ad alcune pietanze(ad esempio quelle proposte). Tentativo perfettamente riuscito grazie ad abbinamenti sapientemente congegnati. Notevole il connubbio tra l'artemisia, vino bianco ottenuto da uvaggio tardivo di albana e affinato in tonneaux (dal forte sentore di vaniglia e frutti esotici) e i cuori di formaggio al tartufo(ravioli a forma di cuore). La serata si è svolta in un atmosfera conviviale, bandendo addirittura una simpatica pesca che ha messo in palio due ceste di prodotti assegnate a due fortunati su trentasei partecipanti(purtroppo non eravamo noi...). Lodevole l'impostazione e lo svolgimento dell'incontro adatto ad ogni tipo di utenza, dai più esperti ai meramente curiosi.Se poi considerate che grazie alla collaborazione promozionale Trattoria re di coppe- Az.poderi delle rocche è stato possibile partecipare a un costo di 18,00 euro per persona, non si può fare a meno di sperare che iniziative di questo genere si estendano abbondantemente su tutto il territorio, al di là di fiere e sagre. Gli appuntamenti continuano fino a fine mese, informatevi sull'indirizzo:www.redicoppe.it
mercoledì 13 maggio 2009
Vampiro nella Vigna:

Salute!
martedì 12 maggio 2009
L'Ecosotenibilità entra in Cucina



venerdì 8 maggio 2009
Spaghetti, insalatina e una tazzina di caffè a detroit
Chi non ricorda questa canzone di Fred Bongusto?
mercoledì 6 maggio 2009
Slow Food on Film

Chicche di Caffè

martedì 5 maggio 2009
Il Fritto non fa male

La frittura è un tipo di cottura tradizionale molto comune nella cucina italiana e mediterranea.
Contrariamente a quanto si crede non è un metodo da proscrivere perché poco salutare per l’ingestione di grassi in grandi quantità, infatti, la pastella e la farina creano una crosta–barriera attorno all’alimento che limita l’assorbimento del grasso stesso, così, alla fine, si ingerisce meno grasso di quello che si assume con certe cotture tradizionali (brasati,stufati) dove il condimento contiene tutto il grasso impiegato.
Alla domanda di come deve essere un grasso adatto alla frittura la risposta richiede competenze di chimica un po’ approfondite perché la frittura è un processo di ossidazione accelerata.
L’ossidazione dei grassi è tanto maggiore quanto è maggiore l’insaturazione del grasso stesso.
I grassi commestibili si distinguono per il tipo di acidi grassi che contengono:
1) Acidi Grassi Saturi
Lo strutto e l’olio di palma sono ricchi di acidi grassi saturi (quelli che al palato danno la sensazione di untuosità) e sono più stabili alla cottura rispetto agli oli di oliva e di semi in quanto i legami tra gli atomi di carbonio di cui sono composti sono moto stabili (C-C) perciò resistono bene alle alte temperature senza scomporsi.Questi grassi hanno un punto di fumo elevato che consente di raggiungere temperature alte senza subire modificazioni sostanziali e ciò dovrebbe garantire un beneficio per la salute ma GLI ACIDI GRASSI SATURI SONO PREDISPONENTI ALLE MALATTIE CARDIO VASCOLARI E I MEDICI NE CONSIGLIANO UN USO PARSIMONIOSO.
2) Acidi Grassi Insaturi
Si dividono in:
a) Monoinsaturi che contengono lunghe catene di atomi di carbonio uniti tra di loro da legami covalenti (C-C) tranne uno che è un doppio legame (C=C), da cui il nome monoinsaturi. Sono prevalenti nell’E.V.O. (Olio Extravergine di Oliva) che contiene molto acido oleico (monoinsaturo).
b) Polinsaturi sono presenti in quantità negli oli di semi: contengono numerosi doppi legami tra gli atomi di carbonio (C=C).
Il doppio legame, contrariamente al significato letterale delle parole, è molto più debole e rende instabili alle alte temperature tutti questi grassi insaturi. Tale instabilità si traduce a livello chimico in un più basso punto di fumo, che viene alzato poi con la raffinazione.
PUNTI DI FUMO
Oli Raffinati:
Olio di palma 240°
Olio di vinacciolo 230 °
Olio di arachide 230°
Olio di girasole 220°
Olio di oliva 200°
Oli non raffinati:
E.V.O. olio extravergine di oliva 210°
Strutto 200°
Consiglio pertanto per friggere, dal punto di vista salutistico, la scelta di oli ricchi di monoinsaturi come l’E.V.O. o olio di girasole o di arachidi alto oleico (arricchito di acido oleico che è monoinsaturo).
La Circolare n. 1 dell’11 /1/1991 del Ministero della Sanità* parla dei Composti Polari che sono sostanze che si formano durante la frittura e sono un indicatore dello stato del bagno di frittura: questi ultimi non devono superare la quantità di 25gr/100gr, limite che si raggiunge dopo circa 8 fritture con lo stesso olio.
I Composti Polari sono molecole che derivano da una progressiva alterazione dei grassi utilizzati per friggere. Si tratta di perossidi, derivati carbonilici, acidi grassi liberi, polimeri e composti volatili di varia natura. L’entità di queste trasformazioni dipende dalla temperatura raggiunta durante il processo di frittura e dal tempo di utilizzo, dalla presenza di tracce di metalli che fungono da catalizzatori dell’ossidazione, dalla natura degli alimenti posti in frittura, dalla composizione dell’olio di partenza. Le differenze nel contenuto di acidi grassi degli oli e dei grassi sono di primaria importanza nel determinare la stabilità al riscaldamento.
*Allegato A. RACCOMANDAZIONI PER L’USO DEGLI OLI E DEI GRASSI PER FRITTURA
-Utilizzare per la frittura solo gli oli o i grassi alimentari idonei a tale trattamento in quanto più resistenti al calore.
-Curare adeguatamente la preparazione degli alimenti da friggere, evitando per quanto possibile la presenza di acqua e l’aggiunta di sale e spezie che accelerano l’alterazione degli oli e dei grassi.
- Evitare accuratamente che la temperatura dell’olio superi i 180°. Temperature superiori accelerano infatti l’alterazione degli oli e dei grassi. E’ opportuno, pertanto fornire la friggitrice di un termostato.
-Dopo la frittura è bene agevolare mediante scolatura l’eliminazione dell’eccesso di olio assorbito dall’alimento.
-Provvedere ad una frequente sostituzione degli oli e dei grassi. Vigilare sulla qualità dell’olio durante la frittura, tenendo presente che un olio molto usato si può già riconoscere dall’imbrunimento, dalla viscosità e dalla tendenza a produrre fumo durante la frittura.
-filtrare l’olio usato, se ancora adatto alla frittura, pulire a fondo il filtro e la vasca dell’olio. Le croste carbonizzate e i residui oleosi-viscosi o i resti di un olio vecchio accelerano l’alterazione dell’olio.
-Evitare tassativamente la pratica della ricolmatura (aggiunta di olio fresco all’olio usato). L’olio fresco si altera molto più rapidamente a contatto con l’olio usato.
-Proteggere gli oli e i grassi dalla luce e dal calore durante la conservazione.
Con queste considerazioni si può concludere che la frittura in casa non è “pericolosa” per la salute, perché i prodotti utilizzati non vengono riciclati e gli oli non raggiungono a lungo temperature elevate che li degraderebbero.Diverse naturalmente le considerazioni su ristoranti e fast-food dove il controllo sanitario del bagno di frittura sanziona solo degradazioni estreme, molto dannose per la salute dove i Composti Polari superano 25gr./100gr., quindi la qualità dipende dal ristoratore che deve scegliere i prodotti migliori e usare tutti gli accorgimenti del caso. A ciascuno di noi trovare un buon compromesso per evitare di rinunciare troppo spesso a queste ghiottonerie che sono uno dei piaceri della vita.
ATTENZIONE non dimenticare di assumere comunque, ogni giorno, 23 gr (circa 2 cucchiai) di E.V.O. olio extravergine di oliva come raccomandato dall’ FDA (Food and Drug Administration), struttura di riferimento mondiale per gli aspetti biochimici-biologici degli alimenti perché aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari.
Pietro Vecchi Elenco Tecnici Oli Extra Vergini Ministero Politiche Agricole n° 7,decr.30801 28.11.2000 Regione Emilia Romagna
Laura Novelli Biologa
giovedì 30 aprile 2009
martedì 28 aprile 2009
O Gosto do Verao

Una Cucina portatile?! EGGOla!




domenica 26 aprile 2009
Non si butta via niente

sabato 25 aprile 2009
Chef & Design

Ingredienti

Nato a Bologna (da qui l'origine del nome) nel 2009 inizialmente aveva un'accento marcatamente culinario ma col tempo ho preferito avere un boccone di riguardo in più verso questi temi, occupandomi di architettura e interior anche nella vita reale.
Spaghetti alla Bolognese, con le sue rubriche, vuole dare un'irriverente sforchettata a tutti i luoghi comuni cercando sempre idee nuove e originali da condividere con il pubblico.
Buon appetito!